A metà del
‘200, la città di Bologna (forse il più potente comune del Norditalia) era
martoriata dalla faida fra i Geremei (Guelfi) e i Lambertazzi (Ghibellini).
Una delle famiglia più importante di quest’ultima fazione, erano i Galluzzi,
attivi nella politica interna più con la loro protervia e prepotenza, che con
la loro fattiva presenza nelle Assemblee e nei Consigli istituzionali della
città.
La Torre
Galluzzi, inserita nella corte omonima che ancora mantiene tutte le
caratteristiche medioevali, così posta sul retro di San Petronio e fra alti
voltoni d’accesso, è ora un ristorante, da cui accede in una splendida sala
meritevole di essere visitata.
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