Il presente romanzo, pur con riferimenti a fatti realmente accaduti è frutto di fantasia. Un delitto “Coltelli” è realmente accaduto in Bologna, alla fine dell’800, sovente citato nelle cronache dell’epoca e anche ai giorni nostri come inesplicabile esempio di una “giustizia” condizionata dall’umore popolare. L’autore desidera chiaramente precisare che il menzionato Camillo Coltelli nulla ha a che vedere con l’omonima famiglia Coltelli, che da sei generazioni esercita in Bologna l’arte orafa.
Trattasi di un puro caso di omonimia che vide due famiglie coltelli esercitare lo stesso mestiere in Bologna nell’800: quella di Camillo Coltelli, all’insegna delle “Tre spade”, in via Orefici, attività estintasi con l’omicidio del titolare, e quella di Luigi Coltelli, attiva fin dal 1834 all’insegna della “Castellata” in via Spaderie, poi trasferitasi in via dell’Indipendenza ed attualmente operativa in via D’Azeglio, che con gli attuali 179 anni di stimata attività è una delle botteghe storiche più antiche d’Italia. Mi sento infine, in dovere di ringraziare: Gli amici Marco Poli e Maurizio Cavazza, per le informazioni datemi su alcuni aspetti riportati in questo romanzo. Gli attori Loris Cocchi e Anna Neri della Compagnia del Corso, per la revisione e correzione delle frasi scritte in dialetto. Mia nuora Giusy Caliendo, per la revisione e correzione dei testi. Il mio editore Tiziano Costa, per la passione che ha
per Bologna e per il suo archivio fotografico, da cui sono tratte numerose
immagini che corredano il romanzo Sandro Samoggia Per iniziare la lettura del Romanzo clicca qui: “Prologo”
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