Bologna e le sue “leggende
metropolitane” |
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Di Maurizio Cavazza |
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L’icona che si
venera sul Monte della Guardia e che tutti gli anni scende in città è nota a
tutti come “Madonna di San Luca”. Con questo nome si
intende affermare che l’icona è stata dipinta da San Luca. Ma questa
attribuzione è comune ad centinaia e centinaia di altre
icone nel mondo ! E Luca non era un
pittore, ma un medico Non conobbe Cristo,
fu seguace di Paolo e scrisse un
Vangelo e gli Atti degli Apostoli. Nel suo Vangelo
scrive dell’infanzia di Gesù e questo ha fatto pensare che possa aver
raccolto i ricordi di Maria; altri affermano che forse, come medico, possa averLa curata nella sua vecchiaia. Da questa
dimestichezza con Questo in termini
assoluti non è impossibile. Ma le icone che oggi gli sono attribuite non sono
del primo secolo. Sono tutte di epoca
bizantina e di svariati secoli più
recenti. Al massimo si può
dire che possono “ricordare” una eventuale originale e antichissima Madonna
di San Luca del primo secolo, posto sia mai esistita. Secondo una leggenda
l’originale Madonna di San Luca
sarebbe arrivata a Costantinopoli portata da Pulcheria
e affidata ad Eudocia imperatrice. Questa immagine
sarebbe stata distrutta nel saccheggio
susseguente alla caduta di Costantinopoli del 1453, ad opera dei
Turchi. Altri affermano che
a San Luca sarebbero riportabili tutti e tre i tipi di icone di Maria
presenti nel mondo orientale cristiano :
L’icona del Monte
della Guardia ( del tipo Odighitria) è una tavola del
Mille, sulla quale è stata ridipinta, forse un secolo dopo, l’attuale
immagine E’ probabilmente una
delle tante tavole bizantine arrivate in occidente in seguito ai più fitti
rapporti con l’impero d’Oriente dopo l’anno Mille, e poi in seguito alle Crociate. Una gran numero di
icone orientali (le Madonne dei Crociati) vennero riportate dai combattenti e
dai pellegrini al loro ritorno. Il loro principale centro i produzione era S.Giovanni d’Acri. Quella di
Bologna è probabilmente antecedente
come tavola e anche la pittura sottostante potrebbe esserlo.
Mentre l’attuale
pittura potrebbe essere stata
sovrapposta da un pittore locale nella seconda metà del secolo XII°. Pare che fosse di
proprietà della famiglia Bonfantini, alla quale apparteneva Angelica, fondatrice e
badessa del romitorio sul Monte della Guardia, che poi si fece promotrice
della costruzione della prima chiesa di S.Maria del
Colle della Guardia, la cui prima pietra, inviata dal Papa, fu posta il 15
maggio 1193. La suggestiva storia
del pellegrino Teocle che vaga anni per il mondo con l’icona, perchè questa porta l’indicazione che “deve “ essere
posta su un Monte chiamato della Guardia, e che miracolosamente lo trova incontrando a Roma l’ambasciatore di Bologna
che qui lo indirizza, è appunto una
suggestiva “storia”, una pia e poetica
leggenda. |
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