ANNALES E CRONOLOGIA DI BOLOGNA |
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DECADENZA
DEL LIBERO COMUNE |
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1267: San Giacomo Maggiore |
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E’ consacrata la chiesa di San Giacomo Maggiore, piccola chiesa e convento addossati alle mura di San Donato. Il fatto è significativo perché la chiesa diverrà da lì ad un secolo quella putativa dei bentivoglio che l’ampliarono e l’arriccherano di opere d’arte, quasi come nessun’altra a Bologna |
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1271: Battaglia navale vinta dai Bolognesi |
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Scontro navale fra Bolognesi e Veneziani sul Po di Primaro, per il controllo delle saline della zona e del trasporto del prezioso prodotto. Vincono i bolognesi (incredibile!), ma si tratta di un episodio fine a se stesso che non comporterà alcun beneficio, rimanendo Venezia ben salda sui suoi possedimenti. |
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1272: Morte di Re Enzo |
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Muore il 15 marzo, dopo ventitre anni di prigionia nel palazzo che porta il suo nome Re Enzo, il figlio dell’imperatore Federico II che era stato catturato dai Bolognesi nel 1249. |
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1273: Geremei e Lambertazzi |
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La lotta fra le due fazioni bolognesi che dominano la città (i guelfi Geremei ed i ghibellini Lambertazzi) si fa aperta ed insanguina la citta’ |
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1274: Prima cacciata dei Lambertazzi |
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Dopo quaranta giorni di guerra civile il 2 giugno, i Geremei hanno il definitivo sopravvento sui Lambertazzi. Fuoriescono dalla città 12.000 bolognesi del partito sconfitto, mentre i Geremei ne saccheggiano case e patrimoni. Fra i fuoriusciti c’è anche Guido Guinizzelli che troverà asilo a Monselice. |
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1277: Rientro dei Lambertazzi |
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Dopo la sconfitta nella battaglia di Ravenna i bolognesi sono costretti a riaccogliere i Lambertazzi in città, con l’obbligo di restituire loro la metà dei beni posseduti. |
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1278: Bologna di nuovo nell’orbita della chiesa |
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L'imperatore Rodolfo d'Asburgo rinuncia a Bologna e alla Romagna a favore dello Stato pontificio e di Papa Nicolò III. |
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1280: Seconda cacciata dei Lambertazzi |
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Nonostante i giuramenti di pace fra Geremi e Lambertazzi, scoppia nuovamente la faida fra le due fazioni che si conclude con una nuova cacciata dei Lambertazzi da Bologna. quattrocento case lambertazze sono date alle fiamme. |
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1286: I “popolari” dominano la città |
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Con i cosiddetti “Ordinamenti Sacrati e Sacratissimi", il partito popolare delle Arti prevale sull'Aristocrazia. Se è vero che si ha così una breve rinascita dello spirito comunale, è anche vero che i nobili sottostanno per legge a norme preconcette e – come si direbbe oggi – antidemocratiche. |
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1299: Nuovo rientro dei Lambertazzi |
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Sono riammessi a Bologna e Lambertazzi e la tensione fra i partiti cresce, anche perché il Vescovo e il Cardinal Legato Napoleone Orsini sembra sostenerne i diritti ed agevolarne l’inserimento nella vita pubblica. |
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