Il Carlino era una moneta bolognese non più in uso al momento della
presente vicenda. Il termine, però di “Carlino” era rimasto nell’uso comune,
per indicare la moneta da 10 centesimi di lira, tant’è che il giornale di
Bologna (che costava 2 centesimi) fu chiamato “Il Resto del Carlino”, proprio
perché veniva dato in sostituzione del resto ai 10 centesimi dati per un
qualsivoglia acquisto del costo di 8 centesimi.
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