PALAZZO DONDINI RUSCONI
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L’attribuzione
dell’opera, che è del 1751, è contesa fra i due grandi
architetti bolognesi del ‘700, il Torregiani e il Dotti. Di quest’ultimo, pero, è
invece certo il progetto e il disegno del grande ed importante scalone
interno con belle statue e pregevoli stucchi. Le finestre
sono notevolmente elaborate, quelle del piano terra a timpano quadrato e quelle superiori a timpano tondo. Particolari
perché rifinitissime, anche le bussole del seminterrato che
accompagnano lo zoccolo della facciata, Il lato ed il
retro del palazzo si affacciano sontuosamente su Piazza Marsili, dove esiste
ancora l’accesso rialzato per le carrozze e gli imponenti passaggi per
la salita al piano di deposito e, quindi all’entrata
dell’edificio. |