OPIFICIO DELLA GRADA
via Calori

 


L’interno dell’Opificio

Lo stabilimento sorse nel 1681 per iniziativa di un privato (certo Giambattista Mengarelli) che ottenne l’autorizzazione di costruire a cavallo del canale della Grada, una conceria e di utilizzare le acque pubbliche per farla funzionare. Dopo il fallimento dell’artigiano, l’impianto divenne di proprietà del Cardinale Pompeo Aldrovandi che alla sua morte ne lasciò erede la chiesa di San Petronio e da qui alla fine del700 all’attuale Consorzio del Reno. Dal 1899 al 1926, l’opificio fu centrale elettrica per alimentare l’Istituto Ortopedico Rizzoli.

Data la semplicità delle strutture, non c’è nulla da dire su questo edificio dal punto di vista architettonico, ma da quello “industriale” certamente si, perché all’interno tutti gli apparati idraulici, seppure abbandonati e malmessi, mostrano come operassero i mulini ad acqua nei secoli scorsi.