Lo sviluppo del
portica di questo bel palazzo è vermente notevole, avendo dieci arcate su via Galliera e di ben quindici su via San Giorgio, con la
quale fa angolo.
I capitelli sono diversi l’un l’altro,
con figure umane, motivi floreali, mascheroni, ambienti marini, ecc.
Dell’edificio originario, solo il portico è in
effetti rimasto, perchè nel 1720 la parte superiore venne
completamente ristrutturata dal Torreggiani, su
commissione del Duca d’Este di Modena, che
era divenuto proprietario dello stabile.
All’interno esistevano dipinti murali di Nicolò dell’Abate
e, sotto il portico, affreschi di Girolamo da Treviso.
Il tutto è andato perduto a causa delle continue ristrutturazioni e di
essi, restano solo alcune copie settecentesche fatte
dal pittore Domenico Fratta, allievo del Creti
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