PALAZZO MLVEZZI DE’ MEDICI
via Zamboni 13

 

La famiglia Malvezzi era una delle maggiori fra quelle senatorie di Bologna ed occuparono le massime cariche cittadine dal200 a tutto il ‘700.

Il palazzo sorse a metà del500 per volontà di Paola Campeggi, vedova di Bartolomeo Malvezzi che ne affidò la realizzazione a Bartolomeo Triachini.

Nonostante la maestosità, l’edificio è sostanzialmente sobrio, linare e scarno,

All’esterno è rappresentabile con foto unicamente nel lato che dà su piazza Rossini, essendo la facciata così compressa da via Zamboni da renderla in pratica non fotografabile,

Ma la linea dei due lati del palazzo non muta, differenziandosi solo dai nove archi di portico che su via San Domato sono aperti, mentre su Piazza Rossini sono tamponato e finestrati.

Interessantissimo tutto l’interno che, dopo la breve loggia si apre su di un piccolo elegante cortile che sembra “sproporzionato” all’imponenza esterna del palazzo, mentre lo scalone riprende (grazie all’opera settecentesca del Bibiena) la dignità architettonica dell’esterno.

D’altra parte tutto è sontuoso e “rappresentativo”, all’interno di Palazzo Malvezzi, degno di una famiglia che fu sempre in primo piano nella politica della città, da quando, nel 1200 era di parte guelfa, a quando nel ‘400 furono prima fautori e poi avversari dei Bentivoglio. Nel 1872, Giovanni Malvezzi de’ Medici, fu sindaco di Bologna.

      

      

Alcuni particolari interni del Palazzo