PALAZZO MLVEZZI DE’
MEDICI
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La famiglia Malvezzi
era una delle maggiori fra quelle senatorie di Bologna ed occuparono le
massime cariche cittadine dal ‘200 a tutto il
‘700. Il palazzo
sorse a metà del ‘500 per
volontà di Paola Campeggi, vedova di Bartolomeo Malvezzi che ne
affidò la realizzazione a Bartolomeo Triachini. Nonostante la
maestosità, l’edificio è sostanzialmente sobrio, linare e scarno,
All’esterno
è rappresentabile con foto unicamente nel lato che dà su piazza Rossini, essendo la facciata
così compressa da via Zamboni da renderla in pratica non
fotografabile, Ma la linea dei
due lati del palazzo non muta, differenziandosi solo dai nove archi di
portico che su via San Domato sono aperti, mentre su
Piazza Rossini sono tamponato e finestrati. Interessantissimo
tutto l’interno che, dopo la breve loggia si apre su di un piccolo
elegante cortile che sembra “sproporzionato” all’imponenza
esterna del palazzo, mentre lo scalone riprende (grazie all’opera
settecentesca del Bibiena) la dignità
architettonica dell’esterno. D’altra parte tutto è sontuoso e
“rappresentativo”, all’interno di Palazzo Malvezzi, degno
di una famiglia che fu sempre in primo piano nella politica della
città, da quando, nel 1200 era di parte
guelfa, a quando nel ‘400 furono prima fautori e poi avversari dei Bentivoglio. Nel 1872, Giovanni Malvezzi de’ Medici,
fu sindaco di Bologna.
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