PALAZZO ALBERGATI
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E’ senza
dubbio una dei più bei palazzi di Bologna, né può essere
diversamente, essendone stata proprietaria di una famiglia fra le più
facoltose e rinomate, anche in campo internazionale, nei secoli che vanno dal ‘500 all’800 (fra cui un cardinale che
fu il fulcro politico del periodo fra il XIV e XV secolo e che venne
poi beatificato, e un notissimo letterato dell’epoca illuministica.
Alcuni
criticano il pesante cornicione segnapiano (tanto
da far disconoscere l’opera all’architetto Baldassarre Peruzzi), ed altri ritengono anomalo il differente
disegno fra i due pur splendidi portali (unico aspetto che contrasta
nell’armoniosa simmetria della facciata), ma nonostante non si possano
disconoscere tali osservazione, la bellezza
dell’edificio è evidente Gli splendidi
giardini che sono racchiusi nello scrigno del
Palazzo, furono creati utilizzando lo spazio dove, in epoca romana sorgevano
le Terme di Bologna, distrutte da un incendio e fatte ricostruire grazie
all’intervento personale di Nerone Vi si acceda direttamente dai due portoni attraversando due
loggiati e due cortili con porticato, per spaziare poi in ampia area a tutto
verde che, forse, la maggiore esistente in Bologna, per un edificio privato
Un appunto va
però fatto: il palazzo è diviso in due proprietà e
mentre quella verso il centro ha provveduto ad un pregevole restauro sia
della facciata che dell’area cortilizia, l’altra si è purtroppo astenuta
dallo stesso intervento. In sostanza il
palazzo ha due viste ed il contrasto che crea rende maggiore il rimpianto del
“restauro a metà”. |