PALAZZO ALBERGATI
via Saragozza 26/28

 

E’ senza dubbio una dei più bei palazzi di Bologna, né può essere diversamente, essendone stata proprietaria di una famiglia fra le più facoltose e rinomate, anche in campo internazionale, nei secoli che vanno dal500 all’800 (fra cui un  cardinale che fu il fulcro politico del  periodo fra il XIV e XV secolo e che venne poi beatificato, e un notissimo letterato dell’epoca illuministica.

Alcuni criticano il pesante cornicione segnapiano (tanto da far disconoscere l’opera all’architetto Baldassarre Peruzzi), ed altri ritengono anomalo il differente disegno fra i due pur splendidi portali (unico aspetto che contrasta nell’armoniosa simmetria della facciata), ma nonostante non si possano disconoscere tali osservazione, la bellezza dell’edificio è evidente

Gli splendidi giardini che sono racchiusi nello scrigno del Palazzo, furono creati utilizzando lo spazio dove, in epoca romana sorgevano le Terme di Bologna, distrutte da un incendio e fatte ricostruire grazie all’intervento personale di Nerone

Vi si acceda direttamente dai due portoni attraversando due loggiati e due cortili con porticato, per spaziare poi in ampia area a tutto verde che, forse, la maggiore esistente in Bologna, per un edificio privato

Un appunto va però fatto: il palazzo è diviso in due proprietà e mentre quella verso il centro ha provveduto ad un pregevole restauro sia della facciata che dell’area cortilizia, l’altra si è purtroppo astenuta dallo stesso intervento.

In sostanza il palazzo ha due viste ed il contrasto che crea rende maggiore il rimpianto del “restauro a metà”.