Sono due edifici congiunti e diversissimi fra loro e, nonostante
la prestigiosa epoca in cui furono eretti, nulla
hanno da offrire, se non il cortile interno a due logge, che resta
comunque architettonicamente molto scarno.
Una curiosità.
Tago
|
Su di una finestra del cortile interno, si affaccia una statua
di cane, la cui storia merita di essere ricordata.
Il suo nome era Tago, il quale aspettava da settimane, affacciato a quella
finestra, che il suo Padrone, il Marchese de’ Buoi, ritornasse
da un viaggio d’affari, e quando lo vide giungere ed entrare nel
cortile, il cane saltò dalla finestra schiantandosi al suolo.
Il Marchese ne fece fare la statua dal celebre
scultore Luigi. Acquisti (1777), e la fece porre ad
eterno ricordo sul parapetto della finestra e là, dopo due secoli,
ancora si trova.
|