CASE BECCADELLI
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Questo complesso di edifici quattrocenteschi è forse il più
bello di Bologna, ed il suo disarmonico articolarsi nel portico, nelle
finestre e nei cornicioni, invece di depauperarne l’architettura, viene
ad esaltarne, come, d’altra parte, i rifacimenti e le ristrutturazioni
che secoli dopo secoli si sono inseriti nel suo contesto.
Civico 15: splendido esempio di architettura
gotica con due archi a tutto tondo, tre finestre a sesto acuto al piano
nobile e le merlature superiori (inglobate e trasformate in finestre nei
secoli successivi. Nell’ala che da su
via de’ Pepoli, è posta una lapide che ricorda come
quell’edificio fosse stata abitazione e scuola del Notaio Rolandino
de’ Passeggeri, “mente grigia” della politica bolognese dal
1240 al 1290.
Civico 17: un unico arco di portico per sostenere una struttura
del primo cinquecento, che riprende linee architettoniche decisamente
“rossettiane” (e, forse, il ferrarese Biagio Rossetti non
è del tutto estraneo all’edificio). Sopravvivono tracce, sulla
facciata di affreschi a suo tempo attribuiti ad
Amico Aspertini. Civico 19: è senza
dubbio il più interessante fra i palazzi in esame, trattandosi di un
gioiello dell’arte gotica civile. Purtroppo un intervento
“catastrofico” effettuato nel ‘770
ne ha snaturato la facciata, col tamponamento delle grandi finestre a sesto
acuto (di cui rimangono comunque, le tracce), la divisione del piano nobile
con la creazione di un’ulteriore piano, ed il tamponamento delle
merlature per la realizzazione di un’ulteriore piano mansardato. Resta,
anch’essa tamponata la porta finestra che a suo tempo dava su di un balconcino esterno ora scomparso. Anche il cortile
è stato strutturato nel ‘700, ma
rimangono tracce notevoli dei secoli precedenti ed anche lapidi romane. Civici 21: sono palazzine in cotto, esemplari per i numerosi
dettagli: archi dei portici, bifore, cornicioni e rosoni. Civico 21 |