GLI ARCIVESCOVI DI BOLOGNA
Dall’anno 1731 al 1892

 

 
Ritratti del Lambertini da Cardinale e da Papa

1731 - 1754

PROSPERO LAMBERTINI
(Nato a Bologna 1675)

Fu legato a Bologna nel 1730, diventandone arcivescovo l’anno dopo,il 30 aprile 1731.
Fra luglio e agosto dello stesso anno ompì ben 101 visite pastorali in tutte le parrocchie della città e, subito dopo, in quelle delle cittadine del circondario e della montagna.


Il Seminario Arcivescovile
(Oggi Hotel Baglioni)

 

Consacrò l’oratorio dei Padri Filippini, dedicandolo a San. Filippo Neri.

Costruì il nuovo Seminario Arcivescovile, davanti alla Cattedrale di San Pietro.
Fu eletto Papa col nome di Benedetto XIV il 17 agosto 1740, mantenendo però per altri quattordici anni la carica di Arcivescovo di Bologna.
Morì a Roma il 3 maggio 1758.

 

1754 – 1775

VINCENZO MALVEZZI BONFILIOLI

(Nato a Bologna nel 1715)

Fu nominato Arcivescovo di Bologna il 19 marzo 1754


L’arco del Meloncello

 

Costruì un altare sull’arco del Meloncello per meglio venerare la Madonna di San Luca durante il suo ritorno sul Colle, obbligando che fosse trolto da viso della Sacra Immagine, il velo che la ricopriva da secoli.
Consacrò la Chiesa di San Biagio a Cento, la nuova Basilica di San Luca, la Chiesa di San Pietro d’Ozzano.
Morì il 3 dicembre 1775.

1776 – 1800

ANDREA GIOANNETTI

(Nato a Bologna nel 1722)

Fu nominato Arcivescovo di Bologna il 4 febbraio 1776, prendendo possesso della sede due anni dopo.
Nel 1782 ospitò Papa Pio VI dal ritorno fatto a Vienna.
Riformò il confine con la Toscana per far coincidere i limiti della giurisdizione ecclesiale con quella civile, così molte località della montagna passarono alla curia di Firenze.
Con apposito Sinododel 1788 riformò il diritto canonico vigente a Bologna.


L’entrata di Napoleone a Bologna
(Stampa d’epoca)

Dovette quindi affrontare come capo della Chiesa locale i non cavili avvenimenti potici dell’epoca, a cominciare dalla Condanna a Morte di Zamboni e Derolandiis a finire dall’entrata di Napoleone in città e la conseguente annessione di Bologna al nuovo Stato laico che si stava imponendo.
In quest’ambito accolse ed ospitò a Palazzo di Spagna Papa Pio VI mentre era trasferito prigioniero da Roma a Parigi.
Nel 1799 si intromise di persona fra i fautori del partito napoleonico ed i filo-austriaci, impedendo uno scontro armato ed riuscendo a calmare le acque fra le due fazioni.
Morì l’8 aprile del 1800.

1802 – 1855

CARLO OPIZZONI

(Nato a Milano nel 1769)

Assunse l’Arcivescovado di Bologna nel 1802, dopo aver rifiutato la medesima carica per Milano, città in cui era nato.
A Bologna riuscì a limitari gli sconvolgimenti causati alla Chiesa locale dalla dominazione Napoleonica, e lo vece con tanta capacità diplomatiche da essere insigniti del titolo di Senatore del Regno, da parte dello stesso Imperatore.

Rifiutò, però, nel 1810 di presenziare alle nozze di Napoleone con Maria Luisa d’Austria e fu quindi privato dell’autorità cardinalizia, esiliato ed anche incarcerato.

Tornato a Bologna nel 1814, fu accolto con entusiasmo dalla popolazione.
Alla caduta di Napoleone e nell’ambito dell’opera di restaurazione, riformò tutti gli enti ecclesiali (Parrochhie, Opere Pie, Fabbricerie, ecc.) e la stessa Arcidiocesi Bolognese.
Ripristinò i Decennali Eucaristici (gli “Addobbi), praticamente soppressi durante il periodo napoleonico.
Nel ’31, fu nominato Legato Pontificio per Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna, riuscendo a far restituire agli Ordini Monacali molti conventi a suo tempo requisiti, nonostante che in quell’anno a Bologna fossero scoppiati i Moti rivoluzionari.
Potenziò le Scuole Pie, Istituì asili territoriali per l’infanzia povera e abbandonata, realizzo la Biblioteca Arcivescovile ed il relativo archivio storico.
Si attivò durante la Prima guerra d’indipendenza (1848-49) perché fossero evitate sanguinose fratture politiche in città e, specie alla fine, assieme a Pannolini, dopo la sconfitta piemontese ed il rientro a Bologna degli austriaci.
Morì a Bologna il 13 aprile 1855, dopo cinquantatre anni di Arcivescovado in città.

1855 – 1860

MICHELE VIALE PRELÀ

(Nato a Terra Vecchia di Bastia – Corsica – nel 1798)

Fu nominato Arcivescovo di Bologna il 28 settembre 1855, arrivando in città il 30 ottobre dell’anno successivo.
Nel 1857 ricevette da Papa Pio IX, in visita pastorale alla città.
Nel 1859, con l’arrivo dei Piemontesi, dovette affrontare la nuova difficile situazione di passaggio dei poteri dalla Chiesa ai nuovi amministratori.
Morì il 15 maggio 1860

1863 – 1879

FILIPPO MARIA GUIDI

(Nato a S. Biagio d’Argenta – Ferrara – nel 1815)

Nominato Arcivescovo di Bologna il 21 dicembre 1863, non potè risiedere per obbligo delle nuove leggi del Governo Italiano, per cui operarono in essa e a suo nome, vari Vicari generali.
Fatta rinuncia alla carica nel 1871, morì a Roma il 27 febbraio 1879

1871 – 1877

CARLO LUIGI MORICHINI

(Nato a Roma nel 1805)

Nominato Arcivescovo di Bologna il 24 novembre 1871, prese sede a Bologna, non nel Palazzo Arcivescovile, ma nell’antistante Seminario.
Nonostante le ristrettezze economiche in  cui la Chiesa bolognese versava, compì la sua missione svolgendo la sua attività pastorale con grande dignità.
Visitò tuttal la Diocesi ed istituì un organo di controllo sulla probità dei religiosi.
Fondò il giornale “La Diocesi”
Rinunciò, ormai malato, alla carica di Arcivescovo di Bologna il 12 marzo 1877.
Morì a Roma il 26 aprile 1879.

1877 – 1882

LUCIDO MARIA PAROCCHI

(Nato a Mantova nel 1883)

Fu preconizzato arcivescovo di Bologna il 18 marzo 1877 raggiungendo la sede Bolognesi pochi giorni dopo.


S. Maria della Carità

Consacrò la chiesa di Santa Maria della Carità.
Alla morte di Pio IX, partecipò al Conclave del 1878 dove fu eletto Papa Leone. XIII.
Chiamò a Bologna l’Ordine delle Suore Canossiane per per sostenere ed educare le cieche povere.
Dimessosi dalla Carica di Arcivescovo di Bologna, il 24 giugno 1882, morì a Roma il 15 gennaio 1903.

1882 - 1892
FRANCESCO BATTAGLINI

(Nato a Mirabello – Ferrara – nel 1823)

Fu nominato Arcivescovo di Bologna, il 3 luglio 1882, mentre era in carica a Rimini.
Fu prelato attento, ma modestissimo, vevendo semplicemente e girando a piedi per la città senza alcun seguito, né più ne meno di un cittadino normale, ed in ciò si può comprendere la sua azione tendente alla formazione culturale e morale del Clero bolognese.

1892

SERAFINO VANNUTELLI

(Nato a Genazzano – Roma – nel 1834)

Fu eletto Arcivescovo di Bologna il 16 gennaio 1893, ma di fatto non raggiunse mai la sua città, optando dopo pochi mesi per altro incarico.
Morì a Roma il 19 agosto 1915