I VESCOVI DI BOLOGNA
Dall’anno 1261 al 1406

 

1261 - 1295


Stemma degli Ubaldini


Frate Gaudente

OTTAVIANO II DEGLI UBALDINI
Lo stesso giorno in cui fu eletto Vescovo di Bologna, approvò la costituzione la Milizia della Beata Vergine Maria Gloriosa (i famosi “Frati Gaudenti) a cui assegnò come sede la Chiesa di San Bernardo in via degli Arienti.
Accolse anche l’Ordine dei Servi di Maria assegnando loro una chiesa in via S. Petronio Vecchio
Nel 1472 dette ordine di traslare nella chiesa di S. Domenico la salma di Re Enzo, morto pochi giorni prima, il 14 marzo di quell’anno.
Nel 1275, conclusasi la lotta fra Geremi e Albertazzi, i secondo furono tutto esiliati e, fra questi, anche gli Ubaldini e lo stesso Vescovo Ottaviano ch’erano di parte Albertazza. Rientrerà l’anno dopo quando furono revocati i processi contro la sua famiglia.
Muore il 14 settembre 1295.


Gonfaloni dei Geremei e dei Lambertazzi
(ricostruzione)

1295 – 1298

SCHIATTA DEGLI UBALDINI
Era o fratello o, secondo altri, nipote di Ottaviano II e fu nominato Vescovo da Bonifacio VIIII
Mori a Roma, ove s’era recato nel tentativo di riappacificare a Bologna Geremei e Lambertazzi e la città con quelle della Romagna.


Bonifacio VIII

1295 - 1302

GIOVANNI GIORDANO SAVELLI
In Ossequio alla proclamazione dell’Anno Santo, operò affinché i Bolognesi si recassero a Roma in pellegrinaggio e “lucrare” dell’indulgenze”.
D’ordine di Papa Bonifacio VIIII si adoprò per riconciliare i Francescani, i Domenicani, e i Priori di varie Parrocchie bolognesi.
Morì il 7 luglio 1302 e fu sepolto in San Domenico.


I resti dell’Ospedale
di S. Giobbe, oggi,
nella via Omonima

1302 - 1322

UBERTO AVVOCATI
Il suo mandato vescovile concise proticamente con il periodo della Signoria di Romeo Pepoli (1306-1323)
Nel 1306,
giunse a Bologna il Cardinale Napoleone Orsini, per portare pace fra le fazioni che si contendevano il primato in città. Male accolto dai bolognesi e anche dallo stesso Uberto, il suo Palazzo fu messo a fuoco. Seguì la scomunica di Bologna, l’annullamento dei benefici pontifici allo Studio, ed altre sanzioni che resero critica la situ b azione anche dal punto di vista economico.
Nel 1310 Uberto convocò un Sinodo approvando una “Costituzione” che per due secoli costituirà la base delle norme disciplinari su cui la Chiesa bolognese ebbe a reggersi.
Nel 1314 a seguito del suo ordine ai parroci della Bassa Bolognese, di benedire i luoghi in cui si era ammassata un’invasione di Locuste, con gravissimi danni per l’agricoltura, gli insetti si riunirono lungo i canali e lì si gettarono nelle acque, annegando e scomparendo.
Nel 1318 nacque l’Ospedale di San Giobbe, primo istituto di quello che sarà poi il Sant’Orsola.
Morì 1l 19 maggio 1322


Il primo sigillo dell’Alma Mater

1322 – 1330

ARNALDO SABATER DI CAHORS

Era concittadina di Papa Giovanni XXII.
Per la prima volta, appare in un sigillo, la frase “Petrus ubique pater, Legum Bonomia mater”.
Dovette operare all’ombra del “famigerato” Cardinal Legato Bertrando del Poggetto, chiamato dai Bolognesi a governarli, nel 1325, dopo la disfatta di Zappolino.
Bertrando lo depose da Vescovo nel 1330, per incapacità e per debiti nei confronti della Santa Sede.
Morì il 5 agosto 1334 a Riez, dov’era stato trasferito.

1330 – 1332

STEFANO AGONET (o UGONET)

Nulla di importante narrano di lui le cronache, se non che fosse fisicamente gobbo e moralmente spiritualmente rozzo.


I resti della Rocca di Galliera

1332 – 1339

BERTRANDO TISSANDIER DE FUMEL

Risiedeva già a Bologna all’atto della sua Nomina, come Arcidicono e perché nipote di Bertando del Poggetto.
Nel 1337 non era presente a Bologna (perché tempestivamente fuggito dalla paura), quando Brandiligio Gozzadini e Taddeo Peoli fomentarono il popolo contro il Cardinal Legato Bertrando del Poggetto (“Muoia il Legato e chi è di Linguadoca”) riuscendolo a stanare dalla sua Rocca di Galliera e a cacciarlo per sempre dalla città.
Tornato ad Avignone, nominò suo vicario G. B. Acciaiuoli, Vescovo di Cesena, che però fuggì anch’esso a causa di forti contrasti con i Pepoli.
Morì il 6 novembre 1356 a Nevers.


Taddeo Pepoli

1340 – 1347

BELTRAMINO PARRAVICINI

Fu l’artefice della riappacificazione fra Città e la SantaSede, convincendo a tal fine Taddeo Pepoli ad importanti rinunce fra cui quella di dichiarasi Signore di Bologna.
Consacrò la Chiesa di San Giacomo Maggiore,
Durante la peste del 1346-47 si ritirò ad Avignone, dove morì il 7 agosto 1350.


Egidio Albornoz

1350 - 1361

GIOVANNI DI NASO

Nulla di importante narrano di lui le cronache, forse perché altre e ben più importanti erano le vicende bolognese nel periodo in cui lui fu Vescovo: la vendita di Bologna ai Visconti da parte dei figli di Taddeo Pepoli, la tirannia dei milanesi, la dominazione autoritaria del Cardinale Oleggio, un nuovo interdetto pontificio alla città, la guerra fra i Visconti e l’Oleggio, l’arrivo del Cardinale Albornoz, la vittoria dei Bolognesi a San Rufillo dove sgominarono l’esercito visconteo
Morì il 3 agosto 1361 a Cento dove si era ritirato da anni.


Il Collegio di Spagna

1361 – 1371

AIMERIGO CATHI

Istituì a Bologna la cattedra di Teologia.
Nominato Capo delle Milizie bolognese, fortificò tutta la zona nord di Bologna contro i Visconti già a Parma ed intenzionati di riappropriarsi di Bologna.
Sotto la sua reggenza fu costruito, per lascito del Cardinale Albornoz, il Collegio di Spagno.
Fu nominato Vescovo di Limoges nel 1371, dove morì il 10 novembre 1390

1371 - 1378

BERNARDO DE BONNEVALLE

Riordinò le normative del Clero bolognese per limitare il decadimento del comportamento dei sacerdoti.
Nel 1376 Cento si ribellò alla potestà di Bologna e del suo Vescovo e lo fece prigioniero.
Poi fu la volta di Bologna ad insorgere sotto la guida degli Azzoguidi, dei da Saliceto, dei Maltraversi e dei Beccatelli, che assalirono ed occuparono Palazzo Comunale e del Podestà, bruciando tutti i libri dei bandi e proclamando il libero comune.
Fu deposto da Papa Urbano VI e trasferito a Nimes.
Morì a Lomoges nel 1403.

1378 - 1388

FILIPPO CARAFA

Creò i presupposti per riappacificare i rapporti fra Bologna, i paesi del contado e le città della Romagna.
Morì per la peste che colpì Bologna, il 22 maggio 1388.


Innocenzo VII

1389 - 1390
COSMA GENTILE DE’ MIGLIORATI

Alla suo nomina a Vescovo i bolognesi si opposero, perché non eletto da loro e continuarono a considerare la sede vacante.
Divenuto Papa col nome di Innocenzo VII, Morì a Roma il 6 novembre 1406

1390

ROLANDO DA IMOLA

Pressoché nulla si sa di lui e molti reputano che non sia stato Vescovo di Bologna.
Se lo fu, l’unico fatto importante accaduto durante il suo vescovado, fu la posa della prima pietra della Basilica di San Petronio, avvenuta il 7 giungo 1390.


Bartolomeo de’ Raimondi
(Bronzo, in S. Pietro

1390

BARTOLOMEO DE RAIMONDI


Cappella Bolognini

Il 4 ottobre 1992 celebrò la messa inaugurale della prima Cappella costruita in San Petronio, quella dei Bolognini.
D’ordine di Papa Bonifacio IX viene riconosciuta a Bologna, la potestà sui castelli di Cento, Pieve di Cento, Ganzanigo, Medicina ed i Vicariati su Imola, Massalombarda ed oppedimenti ad essi riferiti.
Sostenne le spese per l’ampliamento e la copertura a Volta della Cattedrale di San Pietro
Nel 1403, catturò Bonifacio Gozzadini che tentava di diventare Signore di Bologna, e lo fece condannare a morte.
Morì il 14 giugno 1406.