SANTA MARIA DEI SERVI
L’ALTAR MAGGIORE
In onore di Dio e… del committente

 


Giulio Bovio scolpito
nel paliotto dei suo altare

I Bovio erano un’antica famiglia bolognese che fin dal ‘300 era stata in primo piano nella vita politica ed economica della città.

Nel XVI Secolo il capofamiglia Giulio pensò di onorare se stesso e la sua stirpe, facendo costruire l’altar maggiore di Santa Maria dei Servi, una delle chiese più amate dai suoi concittadini.

L’altare fu fatto e Giulio passò così alla storia.

L’autore dell’opera fu un frate, certo Giovanangelo Montorsoli, che pur essendo stato allievo del Michelangelo e pur avendo ricevuto dal Vasari i complimenti per quanto realizzato (“L’architettura di quest’opera bella veramente e ben partita, ordinata e connessa, tanto bene che non si può far di meglio”) resta un autore minore nel panorama dell’arte rinascimentale italiana

D’altra parte anche l’altare non è un “pezzo forte” della conoscenza di Bologna, per cui vorremmo qui rivalutarlo.

PARTE ANTERIORE


L’altare (fronte)


Maria


Adamo

Le statue della pala sono a tutto tondo ed al centro domina Cristo Risorto contenuto in una edicola regale ed elaboratisisima. Ai suoi lati, anch’esse in eleganti nichie, le statue della Vergine col Bambino e San Giovanni Battista.

Molto bella Maria, mossa nelle forme e nelle vesti, con dipinto in viso l’orgoglio di essere madre di Dio.

Sul basamento della Pala e ai lati del ciborio (di linea rinascimentale) sei bassorilievi (due angeli in preghiera, due profeti e due dottori della chiesa).

Isolati dal complesso centrale San Pietro e San Paolo.

Agli angoli dell’altare, un Adamo decisamente sconfortato, dopo la cacciata dal Paradiso terrestre ed un Mosè anch’esso in atteggiamento biblico.

 

FACCIATA VERSO L’ABSIDE


Altare (retro)


Il crocefisso


San Petrono


San Domenico

Qui domina il bassorilievo, a cominciare dal centrale Cristo Crocifisso, onorato da due angeli laterali e, ai piedi la Vergine e S. Giovanni.

Ai lati del Crocifisso il massimo Patrono di Bologna, San Petronio, che regge come al solito la città, e San Domenico

Sotto, la linea del basamento è la stessa che abbiamo già visto: al centro il Ciborio (in stile dorico) con due angeli in preghiera e, affincati ciascuno dai Dottori della Chiesa

       
Angeli e dottori