SANTI VITALE E AGRICOLA |
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1824 |
Via San Vitale 48 |
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Sembra che
la consacrazione del tempio risalga al 430 d.C. col nome di San Vitale in
Arena, indice, presumibilmente, che nei pressi sorgesse
un Circo romano per gli spettacoli. L’attuale
Chiesa è di linea classica all’esterno, e quindi con una facciata molto
decorosa. Particolarmente
pregevoli sono invece i due archi di portico che l’affiancano a
sinistra e che sono senza dubbio quatrocenteschi. Sotto questo piccolo portico infissa in una lunetta della
parete, troviamo un interessantissimo reperto della Bologna medioevale e
della suo antico studio. E’ la pietra tombale di Mondino de Liuzzi,
famoso medico del ‘200 che per secoli fu considerato
l’anatomista per eccellenza. Molto
meglio, però, è l’’interno della chiesa, dove si respira ancora l’atmosfera dell’XI Sec. e dove si possono
notare, per altro, gli interventi fatti dal Formiggine
nel 1400.
All’interno particolarmente preziosa la cappella di Santa Maria degli Angeli, le cui pale quattrocentesche
sono della scuola del Francia (a destra) e di Bartolomeo Ramenghi, detto il Bagnacavallo (a sinistra). L’antica
cripta detta di San Vitale in Arena, risale ai primordi della cristianità ed
è stata restituita al primitivo aspetto alla fine dell’’800 (per secoli fu
uno degli ambiente “giocosi” del famoso giardino del vicino
Palazzo Martinetti) Testimonianze più antiche si ritrovano
in un bellissimo bassorilievo trecentesco detto “Madonna della Pesta”
(attribuito a Domenico di Paris) e, soprattutto, nell’antica cripta detta di
San Vitale in Arena, risalente ai primordi della cristianità. E’ stata
restituita al primitivo aspetto alla fine dell’’800 (ma
è sempre esistita ed utilizzata per secoli come ambiente “giocosi” e “grottesco”
del famoso giardino del vicino Palazzo Martinetti)
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