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UN PORTICO DI DUEMILA ANNI

Santa Maria dei servi

Complesso Chiostro esterno – portico laterale

Santa Maria dei Servi è una bellissima chiesa costruita nel 1365, per iniziale benevolenza del Signore di Bologna Taddeo Peopoli, e per opera del frate architetto Andrea da Faenza, che nello stesso periodo collaborò anche alla costruzione di San Petronio.

Troppo lungo sarebbe illustrare i tesori contenuti in essa, e d’altra parte questo non è lo scopo della presente rassegna.

Ci soffermeremo pertanto ad ammirare il portico che abbraccia l’intero sagrato e che prosegue anche sull’ala destra della chiesa. È un’opera di grande respiro, agilissima nelle esili colonne di marmo bianco e negli archi pure essi leggeri ed armonici.

Esso fu però realizzato in tre epoche.


Portico Originale del ‘300

La parte che fiancheggia la facciata della chiesa è quella originale del ‘1393 e per cent’anni fu solitario.

Nel 1492, in pieno “regime Bentivoglio”, fu costruito il lato che fiancheggia la chiesa e strada Maggiore, né poteva proseguire o flettere per via Guerrazzi, in quanto dove ora c’è il quadriportico, c’era il piccolo complesso di San Tommaso. Demolito soltanto nel 1852.


Il sagrato/chiostro dell’Ottocento

Contemporaneamente a questa demolizione, si provvide a realizzare gli altri tre lati, così l’area venne rinchiusa dal chiostro esterno che vediamo ancora.

Ma la storia non finisce qui. Essendo difficile riprodurre ex novo le esili colonne di marmo del ‘3/400, si utilizzarono delle steli romane ritrovate lungo la via Emilia

In definitiva e riassumendo, quel porticato (la cui bellezza non è certa sminuita da tale sviluppo storico), è stato disegnato nel ‘300, proseguito nel ‘400 e completato nell’’800, utilizzando materiale romano. Quattro epoche diversissime, che coprano l’arco di due millenni