Palazzi, Chiese, Edifici vari
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Della Zecca di Bologna, che cominciò a coniar moneta nel 1191, abbiamo già parlato in altro capitolo, per cui non ci soffermeremo a descriverne il palazzo la cui facciata dà in uno slargo che si apre in via della Zecca, che da via U. Bassi porta in piazza Roosvelt. Per la verità, questa facciata è lì solo da un secolo, prima, cioè dava su via dei Vetturini, (come documenta la stampa d’epoca qui riportata), quando non era stata ancora allargata per assumere poi il nome di via Ugo Bassi. La Zecca è quindi un palazzo demolito e ricostruito in un’altra parte, per salvarlo dall’intera demolizione, “ribaltata”, insomma, come si faceva una volta per i vestiti usati. |
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Altro edificio “ribaltato” è San Benedetto, una bella chiesa seicentesca che ora si affaccia su via indipendenza, di fronte alla Montagnola. Fino alla seconda metà dell’ ‘800, infatti, essa dava su via Galiera e la trasformazione non avvenne per ragioni urbanistiche, ma per convenienza, in quanto l’interesse che suscitò via Indipendenza, nuova e prestigiosa via centrale di Bologna, andò a tutto di scapito di via Galiera. Insomma, anche i Benedettini, che avevano in carico la chiesa, ritennero conveniente “aprir bottega” sulla nuovissima strada, trasferendovi la facciata. Anche in questo caso, il ribaltamento è documentato da una stampa d’epoca che mostra la facciata di San Benedetto su via Galiera (da notare, sullo sfondo, la porta omonima). |
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Chiesa dei 33 Anni di Gesù |
Da piazza di Porta Saragozza a via Frassinago |
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La foto di Porta Saragozza qui riportata è precedente il 1902, anno in cui furono demolite le mura di Bologna. Sulla destra si può notare l’esistenza del grande fossato che proteggeva le mura ed intravedere le stesse mura che proseguivano verso porta S. Mamolo. |