Del Palazzo del Podestà abbiamo già parlato a
proposito delle formelle che ne abbelliscono le colonne, accennando anche
come esso sia stato eretto nel 1200 e come abbia raggiunto l’attuale
struttura due secoli dopo.
Dietro al palazzo, ma ad esso congiunta, si eleva per 47 metri la torre dell’Arengo, che fu il punto focale della civica amministrazione, tanto che, per
avvertire e convocare la popolazione in piazza (per un’assemblea, un rischio
di guerra, una difesa delle pubbliche istituzioni, una morte importante,
ecc.) vi venne issata nel 1453 una campana di 47 quintali di peso, per la
quale Aristotile Fioravanti dovevette studiare nuovi argani ed attrezzature
per metterla in opera.
I QUATTRO VOLTONI DEL PODESTA’
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Da via Rizzoli
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Da Piazza Re Enzo
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Da piazza Nettuno
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Da piazza Maggiore
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Ed è questa Torre che rappresenta una vera e propria
curiosità in quanto è priva di fondamenta, essendo stata eretta su quattro
potenti piloni che nello stesso tempo sono gli angoli dei quattro voltoni che
si incrociano sotto di essa.
I quattro pilastri che sostengono la torre al centro del
crocicchio formato dai voltoni, furono fatti “addobbare” dal Comune nel 1523
con affreschi e quattro statue, opera del Lombardi, inneggianti ai quattro
santi protettori di Bologna, fra cui primeggia, anche per bellezza, il
Vescovo e protettore della città, San Petronio.
Oltre alla torre priva di fondamenta, vi è però, un’altra
particolarità che va sottolineata ed è un fenomeno acustico che si verifica
sotto la volta che i quattro piloni di sostegno della torre formano nel loro
punto d’incrocio. Se ci si sofferma in una degli angoli e si parla
sommessamente verso il muro, nell’angolo opposto si sentirà chiaramente
quello che viene detto.
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