Statue, monumenti, sculture
UNA TESTA FUORI TEMPO

Palazzo Bolognini- piazza Santo Stefano

Terza bifora della facciata

 

 

Palazzo Bolognini, che si affaccia sul lato nord di piazza Santo Stefano, contende a Palazzo Bevilacqua il primato del più bel palazzo di Bologna, se non altro per la facciata.

Ne fu autore Lapo Portigiani, l’architetto fiorentino allievo di Donatello, a cui Giovanni Bentivoglio aveva commissionato la sua Reggia (distrutta nel 1511), dalla quale è facile presumersi che numerosi elementi siano stati ripresi.

Nonostante necessiti di un urgente restauro, il palazzo mantiene inalterata la sua struttura architettonica in gotico fiorito, dove sei archi a tutto sesto costituiscono il bel porticato che sostiene un unico piano e dove si affacciano sei bifore a sesto acuto finemente scolpite; al centro dei vertici di tali finestre – e fra le mensole esterno di sostegno del tetto di gronda - sono scolpite teste di nobili non identificate.

Fra queste testa c’è quella che ci interessa, ed è la quarta da sinistra.

Se la guardiamo bene viene subito da farci una domanda: cosa ci fa in un palazzo rinascimentale, un busto d’una persona con parrucca a riccioli laterali, colletto alto inamidato e cravatta a sottogola e a nodo largo, tutte cose, queste in uso nel ‘700?

Non pretendete da noi una risposta che non c’è! Quella testa è davvero un mistero che potrebbe essere chiarito o dal fatto che, forse, anche nel quattrocento, poteva esserci stata una “moda” ch’ebbe ad affermarsi tre secoli dopo, oppure che qualche proprietario del XVIII Secolo abbia voluto sostituire una vecchia testa, magari consunta, con un suo ritratto.