Scultura in S. Petronio

PETRONIO

Ecclesiasta / Vescovo / Santo

morto o nel 450 o nel 460 ca.


Tavola di Simone dei Crocefissi

La figura dell’ottavo Vescovo di Bologna, assunto poi a Patrono della città, è molto incerta così come le fonti che non danno su di lui la necessaria sicurezza.

Comunque sia, risulterebbe figlio di Sesto Petronio Probo e di Anicia Faltonia Proba; non si sa dove fosse nato, ma non c’è dubbio che abbia dimorato nel Milanese dove suo padre (nel 387) era Prefetto del Pretorio. Dieci anni dopo fu Vicario in Spagna e successivamente (nel 401), tornato a Milano, “Magister scrinii” e Questore del Sacro Palazzo.

L’anno dopo divenne Prefetto delle Gallie carica veramente notevole, se si pensa che sotto questo nome era compresa l’amministrazione, delle attuali Francia e Spagna. Dopo aver trasferita nel 407 la capitale delle Gallie da Treviri ad Arles, tornò nuovamente a Milano e solo a questo punto, sembra abbia abbandonò il mondo laico per entrare in quello ecclesiastico.


Tarsia in San Petronio

La storia e la tradizione agiografica del Santo, racconta però tutt’altro.

Egli era a Roma, presso la corte Pontificia, quando una delegazione di Bologna si presentò a papa Celestino richiedendo un nuovo Vescovo per la città, rimasta orfana di Felice. Il pontefice, durante la notte, ebbe la visione di San Pietro che gli consigliava di affidare quell’importante vescovado a Petronio e così, l’indomani, il prescelto fu subito inviato a Bologna ad assumere la nuova carica.

 Appena giuntovi la ricostruì completamente dalle rovine in cui l’aveva lasciata il saccheggio dell’imperatore Teodosio I, provvedendo prima al ripristino delle chiese, poi, subito dopo, alla costruzione della cerchia delle mura dette “di selenite” ponendo innanzi ad ognuna delle quattro porte d’accesso, altettante croci in pietra che indicavano l’appartenenza della città alla cristianità

 
Consacrazione di S. Petronio (di Amico Aspertin)

A lui è anche attribuita la creazione del primo nucleo delle basilica di Santo Stefano e, nel suo ambito, la “Sancta Jerusalem” riproduzione di tutti i luoghi sacri che videro la presenza di Gesù in Palestina.

Qui venne anche sepolto, ma nel 1144, per procedere al suo riconoscimento le sue ossa furono riesumate nel giorno del 4 ottobre, che fu da allora considerato come Festa di San Petronio. Il primo documento, però, che lo definisce “sanctus” è di poco precedente e risale al 6 marzo 1114, mentre la sua consacrazione ufficiale sia come Santo che come Patrono di Bologna, avvenne con le Costituzioni Sinodali del 22 ottobre del 1310.