|
GIUSEPPE MARIA MITELLI |
||||||||||||
Pittore / Incisore 1634 – 1712 |
|||||||||||||
Figlio di Agostino, artista completo e importante del barocco bolognese, si formò come pittore alle scuole dell’Albani e del Guercino, ma in questo campo rimangono ben poche cose (affreschi esterni ed una tela in Santa Maria dei Servi). Si affermò, invece come grandissimo incisore, riproducendo le opere dei pittori del tempo (Albani, Veronese, Tintoretto, Carracci e Guercino) e pubblicando uno splendido volume su “I più celebri dipinti delle chiese di Bologna”.
Sono circa 600 le incisioni giuntaci e nei temi che non riprendono quadri d’epoca, si nota la forte volontà di questo grande artista di fuoriuscire dagli eccessi del barocco, per ridimensionarsi nella realtà quotidiana, sovente ironica, e riproduttiva di aspetti umili e popolari. Le sue raccolte “Le arti per la via”, la “Commedia umana”, i “Proverbi Figurati” e “Le ventiquattr’ore” sono veri capolavori d’incisione ed è meritoria la definizione che di lui diede il Malvasia: “Uno dei più virtuosi e universali soggetti che vanti la nostra Patria”. Bello, ma lo citiamo più per curiosità che per un vero e proprio interesse artistico, il mazzo dei tarocchi da lui realizzati in quadricromia.
|