INDICI BIOGRAFIE |
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DOMENICO ZAMPIERI |
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Pittore 1681-Napoli 1641 |
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Dalla bottega del Calvaert, passò all’Accademia dei Carracci, dove divenne uno dei suoi più magistrali allievi, tanto da essere eletto in quell’ambito come “Pictoris princeps” (pittore dell’anno). Molto amico del Reni e dell’Albani li seguì a Roma dove lavorò intensamente, dipingendo tele ed affreschi negli edifici laici e religiosi più prestigiosi della città: Fra gli altri, Loggia Farnese, San Pietro in Vincoli, Galleria Farnese, Palazzo Giustiniani e San Luigi dei Francesi.
Tornò poi a Bologna, dove realizzò la grande pala della “Madonna del Rosario” ed il “Martirio di Sant’Agnese”, per tornare ancora a Roma dove fu anche nominato Architetto pontificio.
Fu infine chiamato a Napoli dove gli dato l’incarico di realizzare gli affreschi delle sale del Tesoro della Basilica di San Gennaro, con un contratto talmente ricco, che pochi pittori poterono all’epoca vantare. Qui morì in circostanze mai chiarite: si reputò anche che fosse stato avvelenato dai pittori che ambivano al prestigioso incarico ch’egli aveva ricevuto e che aveva quasi portato a termine. Quegli affreschi non esiste più in quanto vi si sovrapposero le pitture di altri. Per dar voce ai pettegolezzi senza fondamento e alla cronaca nera… spicciola, il pittore che sostituì in San Gennaro il pittore bolognese, fu un certo “Lombardo”, che già in precedenza, a Roma, aveva fortemente litigato col Domenichino. |