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ALFREDO TESTONI |
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Commediografo / Giornalista 1856 - 1931 |
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Iniziò da giornalista nelle più note testate bolognesi dell’epoca, occupando anche alcune cariche pubbliche, come il segretariato dell’Esposizione emiliano dell’’88. Ma la sua passione era il dialetto e come tale iniziò componendo poesie e “zirudèle” in bolognese, fra le quali resta indimenticabile quella dedicata alle storie della “Sgnàura Catareina”. Passò però subito al teatro e la sua affermazione fu immediata, fin dalla prima delle sue commedie: “Da Bologna a San Lazzaro” (1878) che tre anni dopo subissò con una riuscitissima trilogia, nella quale risaltavano i famosissimi “Pisuneint”. Nell’’88 costituì e fu a capo della compagnia dialettale di Argia Gandolfi e Augusto Galli e, dopo due anni, di quella di Angelo Gandolfi, alle quali affidò la sua vasta produzione, che vide ben diciotto inediti posti in scena.
Ma la sua grande affermazione come drammaturgo italiano (e non solo Bolognese) avvenne a Roma nel 1905, dove fu rappresentata per la prima volto “Il Cardinale Lambertini”, una della commedie più belle, complete e teatralmente meglio articolate di tutto il nostro teatro. Importanti, oltre ovviamente al copione, le note che lo completano e nelle quale Testoni mostra anche una profonda conoscenza della vita bolognese del ‘700 in cui si svolge la vicenda. D’altra parte era uno studioso in materia e molta della sua produzione riguardava le vicende della sua città come “Bologna che scompare”, “Aneddoti bolognesi”, “Ottocento bolognese”, “Teatro bolognese” Tornando al teatro, la sua produzione è stata di quasi sessanta commedie, non poche delle quali uscite con successo dalla cerchia limitata del Bolognese e rappresentate anche all’estero. Fra quelle più note, oltre alle già citate: “Il nostro prossimo”, “Il gallo della Checca”, “La spada di Damocle”, “All’ombra delle torri”, “La sgnaura Tuda”, “Anca no l’espusiziàn”, “Quell ch’paga l’oli”, “Turna in scèna i Pisineint”, “La Sgnaura Aratela a Montecarlo”. “Aqua e ciàcher”, “Dov s’mett Garibaldi?”, “El fnestri davant”. |