LUDOVICO SAVIOLI

Poeta / Storiografo / Politico

1729 - 1804

Il suo nome completo era di per sé un romanzo: Ludovico Vittorio Ravioli Fontana Castelli…, indubbiamente segno di qualificata aristocrazia.

Allievo dello Zanotti, già a 21 anni pubblicò la sua prima raccolta di versi “Monte Liceo” in stile arcadico, ma fu con “Amori “, 24 canzonette in linea classica, che raggiunse una notevole fama, confermata poi con la Favola “Amore e Psiche, pubblicata ben in quaranta edizioni successive e tradotta un po’ ovunque all’estero.

Scene descritte in modo sobrio ma elegante, tradizionale, ma originale, scene d’amore nell’ampio respiro di una natura preziosa e fra inserimenti mitologici. I versi sono musicabilissimi e si allontanano dalle melense esperienze del Metastasio.

Anche la critica successiva considerò le sue opere di altissimo livello ed il Carducci lo indicò, fra i poeti dell’epoca fine settecento, come il secondo dopo il Parini.

Non fu solo poeta, ma anche Senatore, Gonfaloniere, rappresentante della città a Parigi e docente dello studio, carica che le fu affidata dopo la pubblicazione dell’opera “Annali di Bologna da Roma al 1217.

Sotto Napoleone ebbe alti incarichi fra cui quello di componente della Consulta legislativa ai Comizi di Lione e di membro dell’Istituto di scienze lettere ed arti, fondato proprio dal Bonaparte.

All’imperatore dedicò una traduzione degli annali di Tacido, che però rimase incompiuta.