CORNELIA ROSSI MARTINETTI Cortigiana Lugo 1781 – Bologna, 1867 |
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Molte donne sono state le muse
(o le mecenate) di artisti ed ogni epoca e luogo ne annoverano ed esaltano
una. Giunta a Bologna, il suo salotto ed il suo splendido giardino (siti fra San Vitale e via Giuseppe Petroni, e dei quali rimangono pochissimi ambienti), fu la meta dai massimi artisti italiani del XIX secolo.
Fra quasti, per citarne alcuni, Canova, Leopardi, Foscolo, Monti e Giordano, attratti non solo dall’amabilità e dalla cultura della donna, ma anche dal suo indubbio fascino e forse alcuni di essi passarono anche dal divano del salotto all’alcova (va detto per altro che una delle “Tre Grazie” della celebre ode del Foscolo è proprio Cornelia Rossi). Non disdegnò neppure la politica, ponendosi su posizioni liberali e progressiste, tanto che in epoca di restaurazione aveva pubblicamente difeso Maroncelli e Gonfalonieri, così da attirarsi i sospetti della Polizia. Mon mancò di pubblicare alcune opere: un romanzo epistolare alla moda dello Jacopo Ortis e, stranamente, uno splendido “Elogio” del marito. |