|
OTTORINO RESPIGHI |
Musicista 1879 - 1936 |
|
Laureatosi in violino al museo musicale di Bologna, le sue prime esibizioni si tennero a Pietroburgo, dove prese lezioni da Rimskij Korsakov e a Berlino studiando con Bruch. Nel 1913 fu docente del conservatorio di Santa Cecilia a Roma dove compose i poemi sinfonici che gli diedero fama mondiale e rilanciarono la musica sinfonica italiana: “Le fontane di Roma”, “I Pini di Roma”, “Feste romane”. Non furono estranei alla sua ispirazione Debussy e Straus, ma senza incidere sul suo estro e la sua originalità melodica, che non deflesse mai dalla tradizione classica italiana. Non si astenne dalla produzione teatrale dove però si distinse dall’imperante verismo, per dedicarsi alle trame fantasiose (“Belfagor” e “La campana sommersa”) e misteriose (“Maria Egiziaca” e “Lucrezia”). Fra le opera è anche da citare il burlesco “Re Enzo”, messa in scena dalla goliardia bolognese. |