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CARLO PEPOLI |
Politico / Scrittore 1806/1881 |
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Membro dell’Accademia dei Felsinei, conobbe e fu amico del Leopardi (quasi certamente durante il non breve soggiorno del poeta a Bologna), che gli dedicò un passo dei suoi “Canti”. Fu membro del Governo provvisorio dopo i moti del ’31, a cui aveva attivamente partecipato; col ritorno dello Stato pontificio, fu in carcere a Venezie e, quindi esiliato a Parigi e Ginevra e, per dieci anni a Londra, dove insegnò italiano nella locale università, pubblicando il “Vangelo di S. Marco” in dialetto bolognese. Come letterato, però, la sua massima opera è senza dubbio il libretto de “I Puritani”, tratto dal dramma di Acelot e musicato da Vincenzo Bellini. Rientrato a Bologna e ottenuta la cattedra di Lettere e filosofia, riprese l’attività politica, come Senatore del Regno, Deputato all’Assemblea delle Romagna, Senatore e Parlamentare nazionale. |