CARLO OPIZZONI

Ecclesiastico / Cardinale

1768 - 1855

Fu forse l’arcivescovo che per più lungo tempo fu a capo della diocesi Bologna.

Vi giunse con tale mandato nel 1802 e la lasciò oltre cinquant’anni dopo, gestendola con tatto e determinazione e non mancando di realizzare un certo ammodernamento della vita ecclesiastica.

In effetti, non era interessato più di tanto all’andamento politico ed amministrativo della città, che lasciò ai Cardinali Legati che via via si succedettero in quel lungo periodo, preferendo gestire il suo clero e la fede cristiana.

Purtuttavia la sensazione ch’egli fosse, se non proprio liberale, almeno meno retrivo di quanto il periodo storico avrebbe potuto giustificare, l’attestano il fatto che non abbia partecipò alle repressioni dei moti bolognesi del ’43, che si sia astenuto anche dal condannare il rivoluzionario garibaldino Ugo Bassi, e che abbia perorato la causa dei bolognesi presso gli austriaci quando ritornarono in città nel 1849.

Se fu avulso dalla politica, fu al contrario fortemente attivo nell’ambito cultura e in quello universitario in particolare, che curò quasi personalmente, istituendovi anche nuove cattedre (economia, agrarie, storia naturale).

Altro suo merito è stato quello di aver ripristinato il rito dei Decennali eucaristici (i cosiddetti “Addobbi”), sospesi, ovviamente, in periodo napoleonico.