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GIORGIO MORANDI |
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Pittore 1890 - 1964 |
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Stranissimo artista, questo bolognese, che non si allontanò mai dalla sua città e da via Fondazza (se non nei periodi estivi per raggiungere le vicinissime Grizzana e Rocca di Roffeno), non frequentò circoli culturali e fu estraneo al mondo del mercato dell’arte, rimanendo invece e sempre, fino alla morte, un riservato professore d’arte dedito all’insegnamento della pittura e della grafica all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Eppure visse intensamente tutte le correnti artistiche del secolo, le studiò, le approvò o se ne allontanò e le integrò con la conoscenza profonda ed attenta della pittura classica e di quella impressionista; non solo, ma nonostante fosse, come detto, al di fuori del mondo internazionale della pittura, la sua arte, sia lui vivente, che oggi, è riconosciuta eccelsa ovunque ed esposta i tutti i maggiori musei del mondo.
Fu scoperto da un altro grande bolognese, il Bacchelli, ed esaltato dall’Arcangeli (altro bolognese) e dopo le prime esposizioni locali, si affermò in quelle internazionali, Berlino, Hannover, Amburgo, Firenze, Venezia, Pittsburg, tanto da potersi ritenere come il maggiore pittore italiano del ‘900.
Quasi completamente sconosciutagli la figura umana, o almeno di nessun interesse per lui, le sue pitture si dedicano alla ricerca plastica e cromatica delle nature morte e dei paesaggi, con colori soffusi, tenui, privi di sottolineature, quasi volesse riproporre in tela oggetti e forme precedentemente contemplate nella mente come in un sogno essenziale. |