Stampa d’epoca

OVIDIO MONTALBANI

Erudito / scrittore

1601 - 1671

Quando il barocco imperava l’eccesso era un modo di vivere, ma anche con questo presupposto, è difficile credere che potesse esistere al mondo una persona definita e riconosciuta come: “prosatore, poeta, moralista, botanico, matematico, astronomo, satirico, antiquario, politico, professore in quasi tutte le scienze”.

Eppure Montalbani era considerato tale e, appena venticinquenne, assunse la cattedra di filosofia ed altre discipline, mentre contemporaneamente svolgeva le mansioni di giudice in diritto commerciale al Foro dei Mercanti e al Tribunale della Plebe.

Che fosse uno spirito enciclopedico (sia pure superficiale e bizzarro) è fuori di dubbio, e come tale fu accolto in numerose accademie e non solo italiane, né mancò di farsene una a casa sua che definì dei “Vespertini”.

Fu un grafomane maniacale tanto che si contano ben 74 opere da lui scritte fra le quali si citano, per documentare il suo eclettismo; in campo storico, “Le antichità antiche di Bologna” ; in quello botanico, “Bibliotheca botanica”; in glottologia, “Vocabobolista bolognese” (in cui per altro tentava di documentare la sua convinzione sul bolognese come lingua alle radici di quella italiana); in astronomia, “Sferografia”, in medicina, “Pneumologia”; in filosofia, “Diecisielogia”; in estetica “Anthneografia”, in psicologia “Filatrologia” (sull’amore per se stessi), ecc. ecc.