Perse
la madre per colera, il padre si trasferì risposò e si trasferì a Bologna
ponendola nell’istituto delle sorelle Ranuzzi, da dove passò, nel 1874 nella
“Piccola Missione per i sordomuti” fondata dai fratelli sacerdoti
Giuseppe e Cesare Gualandi, prendendo quest’ultimo come direttore spirituale.
Diventato suora nel 1978 si dedicò all’educazione dei sordomuti, seguendone
tutte le vicende della nascente Opera dei Sordomuti e collaborando alla
fondazione delle Case di Roma e Firenze di cui entrò a far parte del
Consiglio di Amministrazione, per la sezione femminile, assumendo i compiti
di maestra, direttrice di superiora generale.
“Mi abbandono nelle mani di Dio – ebbe a scrivere - Egli opererà in
me e per me e sarà Lui stesso che farà il bene alle mie sorelle e figliole”.
Morì per ictus nel 1919 e si spense, dopo un periodo di sofferenze, il 23
marzo 1919, fu prima sepolta nel cimitero della Certosa per essere poi
traslata nella cappella della Casa Generalizia dell’Opera per i
sordomuti.
La Congregazione delle Cause dei Santi ha riconosciuto la validità degli Atti
presentati a Roma, l’11 dicembre 1995.
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