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GIUSEPPE MARIA MAZZA Scultore 1653 - 1741 |
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A cavallo dei due secoli, la grande tradizione della scultura bolognese che aveva visto in precedenza le grandi opere di Nicolò dell’Arca, Alfonso Lombardi e Vincenzo Onofri, trova in questo artista, fautore di un barocco ricco e composto, un più che dignitoso prosecutore, senza dubbio meritevole di maggiori riconoscimenti di quanto oggi gli siano attribuiti. Non fu così per i contemporanei, che riempirono chiese e palazzi delle sue statue e delle sue decorazioni, tanto da poterlo considerare lo scultore più prolifico di sempre nell’ambito della nostra città. Nonostante questo, morì vecchio ed estremamente povero (ci ricorda in questo senso il grande Guido Reni) ed il figlio che ne proseguì l’opera fu subito stroncato dalla cultura dell’epoca (“Nulla sa fare se non giocare a pallone”, come fu definito dallo Zanotti). |