GIOVANNI DA LEGNANO Giurista m. 1383 |
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Oltre che giurista, fu diplomatico e, ovviamente docente dello Studio. Era della famiglia Oldrendi e fu detto “da Legnano”, in quanto proveniente da quella cittadina lombarda. Fu il capostipite della importante famiglia Legnani, il cui palazzo senatorio dal 1500 sorge in via D’Azeglio angolo via Farini, anche se nell’800 venne completamente restaurato e trasformato.
Giunse a Bologna durante il periodo visconteo (quando la città fu venduta dai Pepoli ai Signori di Milano) e si adoperò affinché la libertà dei cittadini potesse convivere con la nuova dominazione esercitata in forma dispotica anche dalla Chiesa. Come professionista del diritto, ebbe numerosi incarichi di consulenza dal Comune di Bologna ed esaltò l’applicazione della “prassi”, ovvero l’attenta valutazione della giurisprudenza precedente, nei confronti dei casi da esaminare ed in questa prospettiva la sua lezione fu accettata ed applicata anche nei secoli successivi. Ha lasciato numerosissime opere di grande interesse, fra le quali: “De iuribus ecclesiae in civitate Bononiae”. la “Difesa del Papa legittimo Urbano VI”, “De interdictio ecclesiastico”, “De appellationes”. |