LUIGI FEDERZONI

Politico / Scrittore

1878 – Roma, 1967

Dopo essere stato giornalista al Resto del Carlino e al Giornale d’Italia, diresse alcuni periodici dei Partiti nazionalisti, diventando deputato nel 1913.

Qui fu interventista e volontaria della guerra 15/18, diventando subito dopo uno dei massimi gerarchi fascisti.

Fu Ministro delle Colonia, degli Interni, Presidente del Senato e Presidente dell’Accademia Marconi.

Nel 1943 votò l’ordine Grandi, per cui venne condannato a morte in contumacia dai repubblichini di Salò.

Dopo la liberazione, un’altra condanna, quella all’ergastolo comminataglia dai giudici della nuova Repubblica Italiana, pena che gli fu amnistiata due anni dopo.

Come storico ha lasciato le proprie memorie e, con lo pseudonimo di Giulio de Frenzi, opere di narrativa e critica letteraria.