GIUSEPPE DOZZA

Politico / Amministratore

1901 - 1974

Socialista attivo ad appena 18 anni, nel congresso di Livorno nel ’21 aderì alla scissione da cui nacque il Partito Comunista, diventandone segretario per la Federazione bolognese.

Subì diverse persecuzioni fasciste, fra cui alcuni processi da cui venne però sempre assolto, fin quando riparò in Francia e Svizzerà. Rientrò il Italia nel 1926, ma per darsi alla clandestinità.

Nel ’35 fu delegato del Partito presso l’Internazionale, partecipando al VII Congresso di Mosca e da qui rientrò in Francia per contribuire con i socialisti, alla fondazione del primo organismo che avrebbe poi determinato il Fronte Nazionale Antifascista.

Rientrò in Italia solo nel ’43, dopo diciassette anni d’esilio col nome di battaglia di “Ducati”, e il giorno della liberazione di Bologna, il 21 aprile 1945, ne divenne il primo sindaco dell’era repubblicana.

Amministrò la città in un momento molto difficile (sia economico che politico), intervenendo soprattutto nell’ambito sociale: scuole, municipalizzate, servizi, decentramento, cultura.