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ANDREA COSTA |
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Politico Imola, 1851 . 1919 |
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Sembra che per frequentare l’Università raggiungesse a piedi Bologna, da Imola dov’era nato e abitava, e può essere vero, in quanto dovette abbandonare lo studio per mancanza di mezzi. Entrò subito negli ambienti della sinistra, rivelando un fortissimo carisma, sì da diventarne ben presto uno dei massimi leader, occupando importanti cariche nella neonata Federazione dell’Internazionale socialista, di cui fu anche fautore.
In ottimi rapporti con Bakunin, ne divenne un forte attivista in Emilia, Romagna, Marche e Toscana, subendo anche diverse volte l’arresto ed il carcere. Alla base della sua politica il protagonismo delle masse, l’affermazione dei suoi diritti ed il suffragio universale. Essendo un “sorvegliato speciale” fuggì in Svizzera, e qui conobbe Anna Kuliscioff che divenne la sua compagna per svariati anni, anche nel periodo Parigino, dove venne nuovamente incarcerato.
Tornato in Italia nel 1882, fondò l’Avanti ed il Partito socialista e si candidò alle elezioni, venendo eletto con 15.000 preferenze, prima socialista del parlamento Italiano. Gli fu confermato il mandato al Parlamento nelle due legislature successive, con sempre maggiore consenso, ma in quella del 1990, la sua elezione fu annullata in quanto poco prima era stato nuovamente condannato per una manifestazione di protesta. Fuggì ancora in Francia, questa volta a Nizza. Amnistiato, tornò a Imola, dove venne eletto sindaco, continuando per altro la sua lotta d’opposizione al governo, a difesa degli strati sociali più bassi, primi fra tutti braccianti e contadini. Tornò ancora in carcere, ed uscitone si spostò su posizioni meno rivoluzionarie e più riformistiche, tanto da essere anche eletto a Vicepresidente della Camera (1909). |