GINO CERVI

Attore

1901 – 1974


Cervi Maigret

Massima versatilità nelle interpretazioni e deliziosa comunicativa nella recitazione furono le caratteristiche di questo attore bolognesissimo, il cui successo non ebbe limite.

Recitò in oltre cinquant’anni parti drammatiche, eroiche, comiche, tragiche, calcando teatri, girando film e davanti alle telecamere, così da rappresentare una gamma incredibile di interpretazioni variegate irrepetibili, sempre accurate, realistiche, sostanziali per recitativo, mimica e movimento.


Cervi / Falstaff


Cervi / Peppone

Come attore nasce nella compagnia di Aldo Borelli nel 1924, per entrare quasi subito in quella diretta da Luigi Pirandello. Fra i personaggi recitati all’epoca sono soprattutto da ricordare il Falstaff e il Cordinale Lambertini, mentre, più tardi, fece epoca il suo Cirano di Bergerac, nel quale in effetti si compendiano i tre aspetti maggiori dell’arte recitativa: ironia, romanticismo, drammaticità.

Dal teatro al cinema il passo fu automatico ed anche qui la sua versatilità artistica si espresso al sommo grado, dalle interpretazioni drammatiche (“Frontiere”, “La lunga notte del ‘43”), a quelle epiche (“Ettore Fieramosca”, “Un’avventura di Salvator Rosa”, “La corona di ferro”), o romantiche (“Quattro passi fra le nuvole”, “Una romantica avventura”, “T’amerò sempre” e “I promessi sposi”, nella parte di Renzo).


Un Cervi irriconoscibile
in “Ettore Fieramosca”

Non ci dimenticheremo certo dei cinque film della serie di “Don Camillo”, nei quali la fama dell’attore ebbe a superare i confini italiani, rappresentando quel sindaco Peppone in modo che ancora oggi pare incredibile, per capacità espressiva di ruolo, ma ci piace ricordare che, sempre nel cinema, egli fu il doppiatore ufficiale di Laurence Oliver, nelle sue trasposizione delle grandi opere shakespiriane

Infine la televisione, dove fra una miriade di presenze, risalta la serie di telefilm del “Commissario Maigret”, che lo stesso creatore del personaggio, il romanziere franco-belga Gorge Simenon, ebbe a considerare la miglior “trasposizione” cinematografica mai realizzata del suo umanissimo ispettore.