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GIOVANNI II BENTIVOGLIO |
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Politico / Statista 1443 - 1508 |
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Figlio di Annibale (ucciso, come per altro, il bisnonno Giovanni I e il nonno Antongaleazzo nelle lotte civili per il potere in città) assunse definitivamente la signoria di Bologna nel 1463, appena ventenne, e la mantenne per ben sessant’anni, unitamente alla moglie Ginevra Sforza, che era la vedova del suo predecessore e cugino Sante (unico della famiglia a morire a Bologna e nel proprio letto). Fu sicuramente un signore illuminato e, in rapporto ai tempi, sostanzialmente benvoluto, anche se per imporre il proprio potere assoluto non mancò di decimare le altre famiglie nobiliari di Bolgna, fra cui i Malvezzi e i Marescotti che erano stati suoi alleati nella definitiva affermazione sulla città.
Come tutti i signori mecenati dell’epoca, anche Giovanni protesse ed esaltò le arti, certamente valorizzando la città sia dal punto di vista architettonico che urbanistico, anche perché l’esempio del “signore” fu seguito per emulazione dalle altre grandi famiglie bolognesi.
Importanti artisti concorsero alla sua gloria, fra cui il Francia, il Cossa, il Costa, l’Aspertini e, in quest’ambito culturale si fece costruire una reggia principesca che venne considerata all’epoca come il più bel palazzo del mondo e che fu distrutto, quando i Bentivoglio furono definitivamente cacciati da Bologna, dalle truppe pontificie guidate in prima persona da Papa Giulio II. Le massime espressioni artistiche del periodo bentivogliesco le si rintracciano per altro in San Giacomo Maggiore, la chiesa che Giovanni deputò a tempio e mausoleo suo e della sua famiglia. |