UGO BASSI

Ecclesiastico / Politico / Letterato

Cento, 1801 – Bologna, 1849


Monumento a Ugo Bassi
nella via omonima

Il suo vero nome era Giuseppe, ma si ribattezzò Ugo in onore del Foscolo e ciò fu senza dubbio un segnale dello spirito liberale ed avventuroso che ne caratterizzò la vita, tanto che ad appena quattordicenne si offre volontario come soldato nell’esercito di Murat.

Nel mentre, già seminarista a Bologna, dai Barnabiti in via Castiglione, prese i voti nel 1819, per passare allo studio di Teologia di Roma, dove divenne prete nel 1825, e a Napoli per le sue prime esperienze di predicatore.

Con tale mansione girò in tutt’Italia, ma lo spirito religioso, misto ad una foga molto politica e riformista (tanto da farlo considerare massone), costrinsero lo Stato della Chiesa e il Lombardo-Veneto a non permettergli di varcare i loro confini.

Quando scoppiò la prima guerra d’Indipendenza, era ad Ancona e si unì immediatamente alle truppe del Pontefice che avevano aderito alla liberazione dell’Italia dall’Austria e che passavano da quella città; quando poi Papa Pio IX ebbe a ritirare le proprie truppe, tornò a Bologna dove perorò la causa libertaria in una famosa predica sul sagrato di San petronio, infiammando la folla.

Non soddisfatto, corse immediatamente a Roma per difendere la Repubblica che intanto si era lì costituita, entrando nelle Camicie Rosse di Garibaldi di cui divenne cappellano.


La cattura di Ugo Bassi a
Comacchio in un dipinto dell’800

Seguì l’Eroe dei Due Mondi nella sua tragica fuga verso la pineta di Ravenna e Venezia, ma catturato dagli Austriaci a Comacchio fu  ricondotto a Bologna, dove venne fucilato, assieme a Livraghi, l’8 agosto 1849 sotto un arco del portico che dal Meloncello porta alla Certosa.

Nelle pause di questa vita esasperata, non mancò di dedicarsi alla letteratura, con alcune opere che ne riflettano l’ambivalenza delle idee: “Pio IX, parole di Ugo Bassi dei crociati del 1484 e della scomunica e più altre cose de’ tempi nostri”; la tragedia “Ugo da Este”, poesie poemi e la “Buona Novella”.