AMICO ASPERTINI Pittore 1473 (o ‘75) - 1552 |
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Detto dal Malvasia “mastro Amico” fu uno dei tanti grandi della scuola bolognese che si affermarono del periodo Bentivogliesco. Bella anche la definizione che di lui diede il Barbieri: “Ha due sorte di pennelli, quello del prezzo e quello della stima”. Uomo riservato, e bisbetico, il che gli attirò anche molte antipatie, fu comunque considerato grandissimo pittore e girò per commesse (ma anche per studio) in tutt’Italia.
Alla sua arte fu molto proficuo il suo il suo soggiorno romano, alla fine del ‘400, durante il quale affinò il proprio estro, rendendo la sua pittura splendidamente elaborata e precisa, non priva di quel fantastico che richiama i fiamminghi per dovizia di particolari, sfondi paesaggistici rifinitissimi, e grande umanità della figure. Fra le sue opere maggiori, l’”Adorazione dei Magi”, “Adorazione del Bambino con Santi”, “Sacra Famiglia” e due degli affreschi sulla vita di Sant’Orsola, nella cappella di Santa Cecilia |