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FRANCESCO ALIDOSI |
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Ecclesiastico / Diplomatico Castel del Rio, 1455 – dopo il 1511 |
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Fu un uomo potentissimo nell’ambito della vita politica dello Stato Pontificio a cavallo del XV e XVI secolo, tanto da venire definito semplicemente, ma significativamente, “Il Cardinale”. Entrò giovanissimo, appena laureato in diritto a Bologna, nella corte papalina al servizio di Sisto IV, dove conobbe e divenne amico di Giuliano della Rovere, riuscendo ad evitare che fosse ucciso dai Borgia e facendolo riparare in Francia. Tornò a Roma con l’amico, quando questi fu eletto Papa, nel 1503, col nome Giulio II; e da lui ebbe incarichi di grande prestigio: Cameriere segreto, Protonotario apostolico, Tesoriere pontificio, Legato a Viterbo e a Bologna. In quest’ultima città fu estremamente rigido contro le fazioni che sostenevano ancora i Bentivoglio, tanto che i bolognesi espressero le proprie lamentele direttamente al Papa, senza però nulla ottenere, anche perchè Giulio II era il primo a ritenere gli ex signori di Bologna acerrimi nemici dello stato pontificio e, quindi, da eliminare definitivamente.
L’Alidosi ricevette poi ancor maggiori e delicatissimi incarichi come quello di operare diplomaticamente per impedire che il Duca Valentino (Cesare Borgia) conquistasse a forza le rocche di Imola, Dozza e Cesena, e quello di ambasciatore papale in Francia e Spagna. Diventato ricchissimo, fu mecenate ed amico dei massimi artisti dell’epoca, fece restaurare il Palazzo Comunale di Bologna a cui commissionò il grande scalone che porta al piano nobile. Sempre il Bramante curò i disegni della proprio residenza di Famiglia a Castel del Rio. |