Busto del Collegio di Spagna

EGIDIO DE’ ALBORNOZ

Ecclesiastico / Politico

Seconda metà del 1300


Il Collegio di Spagna

Cardinale spagnolo, noto anche nel Viterbese e nello Spoletino, dove esercitò il suo mandato pontificio, prima e dopo la sua presenza a Bologna, è senza dubbio uno dei personaggi più importanti della nostra città nell’intricato periodo della seconda metà del ‘300, avendola governata non solo spiritualmente ma soprattutto politicamente.

Due le opere che realizzò e che ancora oggi resistono al tempo e, se così si può dire, continuano a funzionare egregiamente:


La Chiusa di Casalecchio

La prima è il Collegio di Spagna, da lui fondato e fatto costruire nel 1364, per ospitare studenti spagnoli iscritti allo Studio bolognese e che è l’unica istituzione medioevale del genere tuttora vitale a Bologna.


La torre Agresti

L’altra, meno nota ma non certo meno importante per la città, è la ricostruzione della chiusa di Casalecchio da dove si diparte il canale Reno che per secoli e secoli ha fornito a Bologna acqua, energia, trasporti e lavoro.

La chiusa esisteva fin dal 1100, così come il canale, ma con l’Albornoz essa venne completamente ristrutturata, in quanto nel 1360 i milanesi (in uno dei tanti tentativi per sottomettere la città al loro potere) l’avevano distrutta per debellare la resistenza di Bologna ai loro attacchi.

Fa parte del patrimonio del Collegio di Spagna, e ciò proprio grazie all’Albornoz e ai suoi discendenti, anche la torre Agresti in piazza Galileo.