1926 ATTENTATO A BENITO MUSSOLINI IN PIAZZA DEL NETTUNO Benito Mussolini mentre è a Bologna per l'inaugurazione dello stadio littorio ha tenuto un proprio discorso ad una folla oceanica che assiepava piazza Maggiore e Piazza Nettuno.
Da qui un colpo di pistola è partito contro il Duce ed mancò il bersaglio. Le camicie nere di scorta a Mussolini si sono immediatamente gettate su un giovane e a calc( che il giovane si chiamava Anteo Zamboni ed aveva quindici anni. In questo 1926 è il quarto attentato che il Duce subisce ed il Governo fascista, proprio per questo, ha in progetto a breve di inasprire ulteriormente il proprio potere (Fin qui la cronaca. Va però detto che a tutt'oggi l'individuazione certissima dello sparatore e le motivazioni dell'attentato restano oscure. – N.d.r.) |
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1862 IL
TESTAMENTO DI UN CONDANNATO A MORTE Il ventiquattrenne Luigi Landi, era un bravo cuoco bolognese, ma
qualche tempo fa’ ha compiuto un gravissimo reato, non solo rubando denaro,
preziosi e pizzi da una casa di una importante signora, ma uccidendo una sua
serva a coltellate. Ovvia la condanna a morte
che è stata eseguita oggi per decapitazione. Ma il landi,
prima di essere affidato al boia, ha voluto fare testamento, dettando ai sui assistenti spirituali le proprie volontà. I pochi
averi ai persone sue vicine; gli indumenti ed gli
effetti personali ad alcuni carcerati e carcerieri; la gabbia di corda che si
era costruito in cella, con dentro un uccellino che accudiva, li ha destinati
al medico del carcere; al parroco di San Martino, infine, ha devoluto il suo
denaro ammontante a 12,74 lire. |