1904 IL PONTE DEI SUICIDI COLPISCE ANCORA
Oggi, gettandosi dal ponte dell’Aposa, si è ammazzato un giovane di 30 anni, impiegato all’azienda del Gas. Come spesso accade, il suicida ha lasciato una lettera che motiva la ragione del gesto: l’essere afflitto da un male incurabile. La lettera si chiude con un affranto “chiedo perdono per il loro disturbo”. Il ponte, che scavalca il torrente in via Codivilla, su per san Michele in Bosco da via San Mamolo, è noto come “ponte dei suicidi” proprio perché sono molti i casi simili a quello del giovane suicidatosi oggi.
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