1796 NAPOLEONE STA DEPAUPERANDO LA GRANDE ARTE BOLOGNESE Inizia il trasferimento in Francia delle massime opere artistiche esistenti a Bologna. Partono per Parigi (e torneranno solo in parte quattordici anni dopo) quadri del Guercino, dell’Albani, dei Carracci, di Raffaello, del Domenichino, del Reni, del Parmigianino e del Tiarini, tanto per citare gli autori più famosi. Il “sequestro” effettuato dai napoleonici è una delle forme di pagamento dei bolognesi per ricompensare e risarcire le spese dell’esercito francese per “liberare” (si fa per dire) la città.
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1447 GLI ASSASSINI DI ANNIBALE BENTIVOGLIO ACCOLTI A CENTO I Canetoli, fuoriusciti da Bologna dopo l’uccisione di Annibale Bentivoglio, entrano ed occupano Cento, accolti con esultanza dagli abitanti, in quanto troppo gravati da tasse e imposizione dal Comune di Bologna e, per questo, da anni miranti ad entrare nell’orbita di Ferrara.. (Non si giungerà alla guerra, perché il Vescovo di Bologna medierà il ritorno di Cento all’obbedienza, autorizzando i Canetoli a lasciare indenni il territorio bolognese. – N.d.R.).
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